Sicurezza informatica aziendale: non solo protegge il business ma lo fa anche crescere.
Cybersecurity and privacy laws: it’s not only protection, it is also business. Thanks to Laus Informatica we discovered that business increased due to the new privacy laws in Italy and the EU as a whole. Let’s see how!
Hai già provveduto a dotarti di un piano di Cybersecurity aziendale?
A partire dal 25 maggio 2018 la maggior parte delle aziende si è adoperata per adeguarsi alla normativa sulla privacy, il famoso GDPR, investendo energie, denaro e risorse, per soddisfare tutti i requisiti di salvaguardia della sicurezza informatica aziendale.
Ma oltre a evitare eventuali multe dal Garante della Privacy, questo investimento sulla sicurezza informatica aziendale ha prodotto un ROI (ritorno sull’investimento)?
La risposta è sì! Secondo una ricerca CISCO sulla cybersecurity pubblicata nel gennaio del 2019, in occasione della Giornata Europea della Protezione dei Dati Personali, il Data Protection Day, le organizzazioni che hanno provveduto a diventare compliant al General Data Protection Regulation dichiarano di averne tratto diversi benefici. Nello specifico si tratta del 75% degli intervistati che, tra i benefici maggiormente ricavati dalla sicurezza informatica aziendale, annoverano l’innovazione e l’agilità conseguenti da un approfondito controllo dei dati. Altri benefici tangibili sono una maggiore operatività e il vantaggio Competitivo.
A tutto ciò bisogna aggiungere che le aziende compliance GDPR ovviamente sviluppano una minore casistica di dati violati, di incidenti relativi alla cyber security aziendale e registrano una sostanziosa riduzione dei tempi di mancata operatività dell’azienda. Da questi miglioramenti ne deriva oltretutto una riduzione notevole delle possibilità di incappare in una perdita finanziaria dovuta alla violazione della sicurezza informatica aziendale.
Al contrario infatti, spesso accade che i problemi dovuti al non adeguamento alla normativa sulla privacy comportino dei ritardi nelle vendite, che si attestano su una media di 4,5 settimane, rispetto ad una media del 3,4 per le organizzazioni compliance al GDPR. Si tratta di un ritardo del processo di vendita più lungo del 60%.
E cosa provoca il ritardo nelle vendite? Solitamente perdite di fatturato, questo perché un ritardo di vendita può spingere il potenziale cliente a rivolgersi ad un altro fornitore concorrente o, piuttosto, a rinunciare a fare l’acquisto.
Gli altri fattori che incidono sul ritardo di vendita sono i controlli delle richieste del cliente sulla base delle esigenze di privacy, piuttosto che la formazione sulla sicurezza informatica aziendale dedicata ai dipendenti stessi e la traduzione delle informazioni relative alla privacy nella lingua del cliente in questione.
Ma vediamo più nello specifico come si scatena la problematica…
Come si collegano i ritardi nelle vendite con il mancato adeguamento di sicurezza informatica aziendale?
Accade che sono aumentate le preoccupazioni dei clienti in materia di privacy rispetto al 66% dell’anno scorso. Questo per via di un’accresciuta consapevolezza relativamente alla normativa del GDPR e dunque delle conseguenze che derivano dalla violazione della Normativa.
Il ritardo nelle vendite in Italia si attesta sulle 2,6 settimane. Il valore raggiunge anche le 5,5settimane nelle aree del mondo in cui i requisiti di compliance alla privacy sono molto alti. Rispondere alle esigenze dei clienti sostanzialmente vuol dire fornirgli prodotti o servizi che siano dotati di una corretta protezione della privacy.
Secondo le statistiche del Cisco 2019 Data Privacy Benchmark Study, già il 59% delle aziende ha adeguato i propri standard di sicurezza informatica aziendale a tutti, o quasi, i requisiti della nuova legge sulla privacy. Il 29% dichiara di soddisfarli entro l’anno e il restante 9% prevede che impiegherà oltre un anno.