Come realizzare la perfetta brochure aziendale
As we know the first impression is extremely important, making or breaking a business relationship. That’s so true in business, where the first impression can be everything. So, we asked our friends at Geofelix to explain how to prepare the perfect business leaflet and to make the best first impression ever!
Da un lato c’è un’azienda che vuole realizzare una brochure e dall’altro ci siete voi grafici che appena arriva una richiesta simile fissate con un misto di noia, orrore e panico il foglio bianco di Adobe InDesign mentre non sapete che pesci prendere. Se questa scena vi è familiare, vi consiglio vivamente di leggere quanto segue.
Prima di passare ai consigli sull’operatività vi suggerisco di effettuare un’operazione che troppo spesso viene accantonata e sottovalutata: capite chi è il vostro committente. Fatevi un giro sul suo sito, leggetene i testi comprendendo quali servizi offre e come si configura il suo business. In questo modo riuscirete già a dare il giusto taglio comunicativo e ad essere in sintonia con le eventuali richieste del cliente. Non si tratta di preveggenza, ma di semplici accorgimenti che possono farvi risparmiare davvero tanto tempo ed energie.
Pronti per qualche dritta? Vediamo qualche consiglio, anzi delle vere e proprie dritte da Mauro Pinto, un web designer professionista.
Consiglio 1: no all’appiattimento grafico
Bisogna davvero fare uno sforzo per trovare qualcosa di diverso nel marasma delle brochure aziendali, così come nei volantini. Quindi con appiattimento grafico non intendo i colori flat da design minimal, ma la povertà di variazione che abbiamo intorno. Basta guardare quello che ci arriva nella cassetta della posta giù al portone oppure, mentre facciamo una passeggiata, raccogliere il materiale cartaceo delle diverse attività.
Ebbene trovo davvero imbarazzante vedere cose trite e ritrite. L’originalità è l’essenza della creatività altrimenti il termine non includerebbe la parola “creare” ma “copiare”. Alla fine è vero che bisogna fare i conti con l’idea del committente che ha sempre l’ultima parola, ciò non toglie che tra le proposte di bozza possiate elaborare sempre qualcosa di unico, di veramente vostro. Ovviamente presentate dei progetti in linea con l’identità di chi vi commissiona l’elaborato, ovvero eseguite sempre l’operazione preliminare che vi ho esposto sopra.
Consiglio 2: ispirazione
Siate ispirati. Certo detto così suona molto come una frase buttata lì e retorica, vi assicuro però che non è scontato raggiungere uno status mentale di vera ispirazione. Le fonti da cui trarre spunto giocano un ruolo fondamentale nel come farete nascere la vostra creatura. Se ci facciamo suggestionare da stimoli poveri, monotoni e senza guizzi produrremo qualcosa di scarso appeal.
Di conseguenza la domanda che sorge spontanea è: come trovare i modelli a cui “rubare il mestiere”? Basta studiare i designer e i progetti creativi che ottengono ottimi feedback come quelli visibili sulla piattaforma Behance. Un’altra fonte di incredibile materiale bello e curato nei minimi dettagli è ciò che ormai si può considerare a tutti gli effetti come una nuova forma d’arte: i videogiochi.
Consiglio 3: briefing e target
Chiaramente la creatività fine a sè stessa porta a delle cose bellissime con il difetto di essere magari autoreferenziali o comunque poco sfruttabili. Ecco quindi perchè bisogna sempre avere chiaro il briefing discusso con il cliente e il target a cui è diretta la comunicazione insita nella brochure. Gli obiettivi evidenziati durante il meeting possono focalizzarsi ad esempio su una particolare linea di prodotti, oppure su un servizio innovativo rispetto alla concorrenza.
Capire a chi ci si rivolge è un fattore altrettanto basilare per trasmettere il messaggio nel miglior modo possibile: le regole della comunicazione B2C (business to consumer) sono molto differenti da quelle B2B (business to business).
Consiglio 4: bilancia immagini, elementi grafici e parole
Uno dei compiti più difficili nella realizzazione di una brochure aziendale è sempre quello che riguarda il bilanciamento tra immagini, elementi grafici e parole. Bisogna avere un’ottima capacità di sintesi che, al contempo, sia capacità di mediare tra questi aspetti tutti altrettanto fondanti di un buon elaborato.
Lasciare la giusta aria intorno ai testi ed evidenziarli attraverso degli escamotage grafici di impatto non prescinde dall’inserire delle immagini altrettanto curate, evocative ed esplicative. Lo stesso vale nella direzione inversa anche se spesso cadiamo in un errore: ci piacciono talmente tanto gli elementi grafici che creiamo da voler riempire tutto e, abbondando, mettiamo in ombra magari anche gli obiettivi chiave che avremmo dovuto mettere in risalto.
Consiglio 5: servizio di stampa professionale
Bisogna sempre scegliere un servizio di stampa professionale perché immaginate se dopo aver creato una bellissima brochure la presentate al cliente con i colori alterati, o peggio su una carta inadatta che fa intravedere fronte e retro contemporaneamente in trasparenza.
Mi raccomando fate tesoro di tutte le indicazioni esposte.