Sempre più streaming verso l’era dei “Device as a Service”

In un mondo che ormai non può più fare a meno della connessione ad internet e con l’imminenza delle reti di quinta generazione, sempre meno persone guardano i programmi tramite la televisione in favore di servizi di streaming, come Netflix o Prime Video per esempio.  Ormai si parla anche sempre più spesso del Cloud Gaming, ad indicare che ci stiamo addentrando sempre di più nell’era dei dispositivi “as a service”. Con l’arrivo del 5G, questo sarà sempre più possibile grazie a bande in download superiori a quella del 4G e latenze più che ridotte.

Perché questo però avvenga concretamente, ci vorrà ancora un po’. Ma avrete sicuramente sentito parlare, almeno una volta, di streaming per contenuti on-demand e più recentemente anche di Cloud Gaming. Nel caso dei servizi in streaming, Netflix, Prime Video e molti altri, hanno spopolato a partire dai più giovani, fino ad arrivare sulle Smart TV in moltissime case italiane ormai. Offrendo la fruizione di un contenuto multimediale, sia questo un film piuttosto che una serie TV, con la più completa libertà su quando e dove guardare il contenuto, il pubblico sempre più crescente dei contenuti in streaming è un termometro di quanto stiano attecchendo queste tecnologie.

Ma se la visualizzazione di video in genere è un servizio che banalmente è stato introdotto da YouTube qualche anno fa, ecco che arrivano sul mercato nuovi prodotti sotto il nome merceologico di “Cloud Gaming”. GeForce NOW, Google Stadia, Project xCloud di Microsoft e perché no, PlayStation Now: ecco che il cloud inizia a trasformare i nostri dispositivi in servizi, l’era del “Device as a Service” sta per iniziare. In questi anni, in cui la tecnologia cresce in tal verso, inizieremo sempre più ad essere bombardati da proposte di abbonamenti per film, serie TV, giochi in cloud ed è dunque bene sapere di cosa si tratta.

Dovremmo anche essere un po’ abituati a scenari del genere, senza esserne troppo sorpresi. Chi di noi non ha mai, almeno una volta, usato Google Drive o Office 365 tramite browser? Se la risposta è sì, allora avrete usato esattamente il vostro PC o smartphone come editor di testo su Word, per modificare documenti Excel o presentazioni in PowerPoint. Ampliando la potenza di calcolo delle macchine nel Cloud e la velocità di connessione dei nostri terminali, a breve potremmo usufruire di dispositivi più economici, in quanto la potenza di calcolo risiederà, appunto, nel Cloud.

Al recente evento Qualcomm Snapdragon Tech Summit 2019, la californiana ha presentato la nuovissima serie di SoC Snapdragon 865 per smartphone e tablet. Inoltre, anche i nuovi processori per laptop Snapdragon 8cx e 7cx. Nello scenario del 5G, quindi, oltre alle TV, al mondo dei videogiochi ed al mondo dell’informatica in genere, Qualcomm ha aperto lo scenario a servizi in Cloud che renderanno l’installazione su PC di software pesanti (come quelli per l’editing di video o fotografie, per citare quelli più pesanti da eseguire in locale) letteralmente roba del passato.

La potenza di calcolo che ci serve risiederà nel cloud ed i nostri terminali ci permetteranno di accedere rapidamente al servizio che ci interessa (come ad esempio Netflix per l’intrattenimento, Google Stadia per il gaming o magari anche Adobe Photoshop per l’editing in cloud delle nostre foto). Stiamo correndo sempre più verso i Device as a Service, siete pronti?